Con la sentenza pubblicata (Corte Cost 115/ 24) la Corte Costituzionale prospetta una lettura costituzionalmente orientata dell’art. 15 D. Lgs 39/2010, concernente il dies a quo per il decorso del termine quinquennale di prescrizione dell’azione di responsabilità nei confronti del revisore legale dei conti. Ed afferma che per attribuire alla norma una portata non contrastante con il principio di ragionevolezza occorre limitarne il raggio applicativo alle sole azioni esercitate dalla società conferente l’incarico di revisione; laddove, per le azioni esercitate dai soci o dai terzi, la responsabilità è sempre di natura aquiliana e, dunque, opera l’ordinaria durata quinquennale della prescrizione, di cui all’art. 2947 cod. civ., decorrente da quando il danno ingiusto si manifesta e diviene oggettivamente conoscibile.